La mia e' una ricerca esistenziale e politica, essa avviene attraverso il Graphic Design per identificarne un’ arma partigiana, attraverso l’ adozione di un metodo di guerrilla grafica editoriale: Graphic Guerrilla, ovvero concentrare l’ idea nel messaggio individuale, con un obiettivo preciso. Il messaggio assume una struttura completa ma disorganica al contesto generale, fatto di sovrastrutture organizzate o pianificate. Il messaggio non si collega al contesto ma e’ esso stesso il contesto, garantendone la sua indipendenza intellettuale. L’ arte diventa comunicazione diretta, provocazione onesta, coscienza libera. L’ arte come forma di contestazione lineare, diretta. La chiarezza diventa oggetto per confondere l’ ordine precostituito della cultura contemporanea, prodotto da frasi impoverite dalla tristezza dilagante, fatta di hashtags e tweets.