Long mechanical queues in the search of the daily bread…a long queue of ulcers, short-sight problems, gastritis, high blood pressure, stress, sick livers, sleepy red eyes. There is a congestion, a traffic jam of problems spreading on the asphalt.
We remain locked inside our metal boxes, looking for protection from society.
Communication is reduced to a rhythmic pressure on a silly horn. There is everything in our metal box: from the radio until the backache and the mortgage payments.
At night, when roads become empty, then the Gran Turismo begin and hundreds, maybe thousands pay life tribute on average age of 26 years old. Less points on the driving licence, more scars on the body. And culture gets wrecked like an old mobile. I want to get out but nobody can tell me the way out…
Meanwhile, the mechanical ants multiplies, day after day, puffing death to our lungs and we puff too like a chorus of thousands or millions…
The machine takes over the human being, gradually erasing its own meaning, its own dignity. There is enough to make the “oilman” happy.
The healthy, fanatic culture of incoherence: smoking is strictly forbidden in indoor places, we can get drunk at 11am but if you want to take the bicycle, well have a good inhalation of carbon monoxide. Planet Earth is floating between invisible poison and a big laugh from careless individuals.
Actually there is a solution. I’ve heard that governments are building houses on Mars , car parks included.
Unsensitive to our children’s future, we sacrifice the daily bread for the oil, we make debts because of a polluting toy. Careless , hypnotised society of people that get angry because a car park cannot be found. So why don’t you dig the ground to make more space underground? Please dig the ground! Dig more! Why making those useless gardens? Why people are planting trees?!? What about my car then? Where shall I park it now?
See you people, i am going out tonight, my car is called Motel Fiat for a one night stand: napkins, mirror, radio on, condoms, newspapers, navigation system, otherwise I’ll get lost. I’ll put the pedal block,I’ll lock the wheels, I’ll block the legs, the lungs, I’ll have a blockade to Tehran or Habana. I’ll finally lock the brain. I find myself living an absurd situation.
(Testo Italiano)
Lunghe file meccaniche alla ricerca del pane quotidiano,… .. lunghe file di ulcere, miopie, gastiriti, ipertensioni, stress, fegati malati, occhi rossi e assonnati, file di imprecazioni, sciatiche, c’è una congestione, un traffico di problemi spalmati sull’ asfalto. Restiamo chiusi nelle lamiere, cerchiamo protezione dalla societa’. La comunicazione si riduce alla pressione ritmica di uno stupido clacson. Nella scatole di lamiera c’ e’ tutto: dalla radio al fondoschiena piatto, al mutuo da pagare.
E la sera, quando la strada diventa deserta, beh allora comincia il Gran Turismo e in centinaia, forse in migliaia, ci lasciano la pelle . Eta’ media 26 anni. Meno punti sulla patente, piu’ punti di sutura sul corpo. E la cultura viene rottamata grazie agli incentivi. Voglio uscirne ma nessuno mi indica l’ uscita.
Intanto le formiche metalliche si moltiplicano, giorno dopo giorno, sbuffano morte e noi sbuffiamo in coro, in milioni, a cappella.
La macchina sostituisce l’ essere umano eliminandolo come tale, per gradi. Si parte dalla dignita’ e si arriva la salute. Ce n’è abbastanza per far gioire i petrolieri.
La cultura salutista dell’ incoerenza: il fumo viene giustamente proibito nei luoghi al chiuso, ci si puo’ ubriacare alle undici del mattino e se ti va di prendere la bici, buona inalazione di monossido di carbonio. Il pianeta terra fluttua tra il veleno invisibile e la risata del menefreghista. La soluzione c’ è. Infatti apprendo che si stanno gia’ progettando le prime case popolari su Marte e le prime discariche sulla Luna. Il tutto compreso di posto auto.
Insensibilita’ al futuro dei nostri figli, sacrifichiamo il cibo per il petrolio, ci indebitiamo per un giocattolo inquinante.
Menefreghismo sociale, ipnotico. Menefreghismo che costa piu’ di 143 Dollari al barile. Ci si indigna perche’ non si trova il parcheggio. Ma fateli sotto terra! Scavate, per favore, scavate. Perche’ fate questo giardino? A che serve? Piantate l’ albero? Ma poi la mia auto non entra piu’ sul marciapiedi. Ciao ragazzi stasera esco, la mia macchina si chiama motel Punto: fazzolettini, specchio, radio, profilattici, giornali, navigatore satellitare, chiama TomTom altrimenti ti perdi, metti il blocca sterzo, il blocca pedali, il blocca ruote, il blocco alle gambe, il blocco ai polmoni, Il blocco a Tehran. Il blocco al cervello. Ma queste cinture di sicurezza… a che servono? Davanti a questa assurdita’, mi viene in mente una celebre frase di Toto’ e Peppino nella Milano del boom: “Mi scusi, ma per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?”.
Ps: nella citta’ di Londra gli uccelli cantano alle quattro del mattino, perche’ durante il giorno l’ inquinamento acustico impedisce loro di comunicare e quindi i volatili diventano stresssati, cosa faremo dunque? Somministreremo il ritalin anche agli uccelli?
F.C.
nella foto: Fabio Coruzzi – Traffic – mixed media on paper – 2008 – ©FabioCoruzzi
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